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Il Fu Mattia Pascal

Il Fu Mattia Pascal è uno romanzo scritto nel ‘904 ed è considerato il romanzo della svolta pirandelliana in quanto si applica per la prima volta l’insieme dei temi della sua poetica:

– Tema dell’umorismo;

– Tema del doppio e problema dell’identità;

– Critica alla modernità e alla civiltà delle macchine

Il romanzo si divide in tre parti:

1) La storia inizia dalla fine dove il protagonista è il fu Mattia Pascal, il quale ormai estraneo alla vita, in una totale assenza di tempo, racconta in prima persona la propria vicenda;

2) Il protagonista è il giovane Pascal, che vive in un luogo campestre, lontano dalla civiltà industriale. Questa però vi penetra tramite la figura dell’amministratore/ladro che rompe l’equilibrio per vendicarsi. Pascal seduce Romilda e Oliva, la quale rimane incinta.

Malagna, ladro/amministratore, rimane con Oliva mentre Pascal va con Romilda, la quale però puntava a farsi sposare da Malagna, ricco. L’inferno della nuova vita coniugale e le difficoltà economiche inducono Pascal a meditare al suicidio, ma arricchitosi alle macchinette approfitta di una falsa notizia della sua morte (cadavere che gli somiglia) si fa passare per morto e di cambiare identità.

3) Il tempo e lo spazio cambiano ancora perché ora è ambientato in un’altra città (Milano-Roma). Il nuovo protagonista è Adriano Meis, la nuova incarnazione di Pascal, il quale prima vive a Milano in libertà, poi a Roma nella pensione di Anselmo Paleari, dove si innamora della figlia Adriana. Egli però è angosciato al timore che venga scoperta la sua identità e dell’impossibilità di ottenere uno stato civile che renda possibile il matrimonio. Egli finge il suicidio nel Tevere

I temi principali del romanzo

– la famiglia, ossia quella d’origine sentita come nido e protezione; quella coniugale è sentita come una prigione per via dell’infelice rapporto con Romilda e con la suocere, la vedova Pescatrice;

– il gioco d’azzardo e lo spiritismo: Pascal vince alla roulette e diviene ricco, quindi l’importanza del capo e della sorte rafforzano la sua teoria della relatività dell’uomo. Nella stessa direzione va l’interesse per lo spiritismo, ossia per i fenomeni non spiegabili scientificamente (seduta spiritica);

– l’inettitudine: come i personaggi di Svevo, anche Pascal è un inetto, che sogna un’evasione impossibile e alla fine si trasferisce in un isolato, reso inadatto alla vita pratica della sua tendenza allo sdoppiamento e al vedersi vivere.

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